E' a metà dell'opera...
Noi abbiamo cominciato con questo corredino
(abbiamo evitato le foto a carta igienica, bicchieri di plastica, salviettine umidificate, fazzoletti di carta, pennarelli, colla, forbicina, cartoncini colorati. Invece il gatto presente nella foto non è stato condotto a scuola insieme a noi).
Un grazie di cuore alla zietta Fede per il ricamo sulla sacchetta, da lei creata alla nascita dell'ometto e perfezionata con la P. del cognome che mancava.
Tutti entusiasti siamo usciti di casa e ci siamo avviati allegramente a piedi verso la nostra scuola dell'infanzia.
Siamo arrivati nella nostra classe rosa insieme ad una compagna dell'asilo nido, che fa l'inserimento insieme a noi.
Ed ecco l'effetto cozza.
Tia ha visto le sue nuove maestre e ha deciso di uscire subito dalla classe per tornarsene a casa al grido ho paura ho paura.
Dopo una breve rincorsa sono riuscita a farlo rientrare in classe e, proprio come una cozza, se ne è rimasto in braccio, anzi avvinghiato a me, per ascoltare i nomi dei suoi nuovi compagni che ci hanno cantato la canzoncina della felicità e ci hanno fatto un prezioso dono: un bel faccino sorridente fatto da loro
Tia ha cominciato a staccarsi da me solo per scegliere il simbolino che lo contraddistinguerà i prossimi tre anni
Si è allontanato definitivamente quando sono cominciati i giochi e ha scoperto di quante macchinine, camioncini, trenini di ogni dimensione e colore è fornita la sua classe.
Si è armato di coraggio ed è andato dalla sua maestra a chiedere se potevano andare a giocare in giardino.
Si è completamente dimenticato della mia esistenza quando sono usciti tutti fuori a giocare con scivoli, tricicli e pallone (bucato).
Oggi ha passato alla scuola dell'infanzia solo due ore, con me presente.
Domani ci passerà altre due ore, senza di me... sono pronta alla tragedia del ciao amore vado a lavoro, vengo a prenderti tra poco
Ehm... no, non sono pronta.
Non sono pronta perché tra l'asilo nido che abbiamo lasciato e la scuola dell'infanzia che ci accoglie c'è un abisso.
Perché qui vige la legge della sopravvivenza.
Perché qui ha a che fare con maschiacci molto più grandi di lui.
Perché ha delle abitudini che dovrà abbandonare per acquisirne altre.
Perché quando la maestra ha chiesto a me e alle mamma della sua compagna di inserimento quali fossero le nostre impressioni è calato un silenzio glaciale.
Perché ci è già stato consegnato un invito ad una festa di compleanno da McDonald's da una sua nuova compagna e queste sono cose che proprio non amo.
Perché tra una macchinina e l'altra spuntavano dinosauri e draghi feroci con due teste, mentre qui a casa li abbiamo sempre visti come bestiole possenti, buone e valorose.
Avrei ancora pagine piene di motivi per cui non sono pronta...
Non sono pronta... ma lui lo saprà solo quando leggerà questo post.
Noi abbiamo cominciato con questo corredino
(abbiamo evitato le foto a carta igienica, bicchieri di plastica, salviettine umidificate, fazzoletti di carta, pennarelli, colla, forbicina, cartoncini colorati. Invece il gatto presente nella foto non è stato condotto a scuola insieme a noi).
Un grazie di cuore alla zietta Fede per il ricamo sulla sacchetta, da lei creata alla nascita dell'ometto e perfezionata con la P. del cognome che mancava.
Tutti entusiasti siamo usciti di casa e ci siamo avviati allegramente a piedi verso la nostra scuola dell'infanzia.
Siamo arrivati nella nostra classe rosa insieme ad una compagna dell'asilo nido, che fa l'inserimento insieme a noi.
Ed ecco l'effetto cozza.
Tia ha visto le sue nuove maestre e ha deciso di uscire subito dalla classe per tornarsene a casa al grido ho paura ho paura.
Dopo una breve rincorsa sono riuscita a farlo rientrare in classe e, proprio come una cozza, se ne è rimasto in braccio, anzi avvinghiato a me, per ascoltare i nomi dei suoi nuovi compagni che ci hanno cantato la canzoncina della felicità e ci hanno fatto un prezioso dono: un bel faccino sorridente fatto da loro
Tia ha cominciato a staccarsi da me solo per scegliere il simbolino che lo contraddistinguerà i prossimi tre anni
Si è allontanato definitivamente quando sono cominciati i giochi e ha scoperto di quante macchinine, camioncini, trenini di ogni dimensione e colore è fornita la sua classe.
Si è armato di coraggio ed è andato dalla sua maestra a chiedere se potevano andare a giocare in giardino.
Si è completamente dimenticato della mia esistenza quando sono usciti tutti fuori a giocare con scivoli, tricicli e pallone (bucato).
Oggi ha passato alla scuola dell'infanzia solo due ore, con me presente.
Domani ci passerà altre due ore, senza di me... sono pronta alla tragedia del ciao amore vado a lavoro, vengo a prenderti tra poco
Ehm... no, non sono pronta.
Non sono pronta perché tra l'asilo nido che abbiamo lasciato e la scuola dell'infanzia che ci accoglie c'è un abisso.
Perché qui vige la legge della sopravvivenza.
Perché qui ha a che fare con maschiacci molto più grandi di lui.
Perché ha delle abitudini che dovrà abbandonare per acquisirne altre.
Perché quando la maestra ha chiesto a me e alle mamma della sua compagna di inserimento quali fossero le nostre impressioni è calato un silenzio glaciale.
Perché ci è già stato consegnato un invito ad una festa di compleanno da McDonald's da una sua nuova compagna e queste sono cose che proprio non amo.
Perché tra una macchinina e l'altra spuntavano dinosauri e draghi feroci con due teste, mentre qui a casa li abbiamo sempre visti come bestiole possenti, buone e valorose.
Avrei ancora pagine piene di motivi per cui non sono pronta...
Non sono pronta... ma lui lo saprà solo quando leggerà questo post.
7 commenti:
Innanzitutto, parere ovviamente disinteressato, il mio cipollo con il grembiulino azzurro è meraviglioso ..
Come mamma di una adolescente posso dire che ogni piccolo cambiamento sembra sempre più difficile di quello che è e che consideriamo i nostri cuccioli sempre troppo indifesi.
Non bisogna dimenticare, però, che il loro spirito di adattamento è davvero infinito e che, in men che non si dica, li ritroveremo in cima a una vetta che ci sembrava irragiungibile, già pronti per un'altra scalata. In bocca al lupo amorino della zia!
zia Fede
Come ti capisco!!! Anche io sono rimasta delusissima quando, qualche gg fa, ho realizzato la profonda differenza che c'è tra asilo nido e scuola materna. Io mi aspettavo ingenuamente una sorta di continuità, invece sono due cose proprio diverse... E lì per lì, ci sono rimasta male, delusa. Forse ci sono rimasta più male io che FiglioPig... Adesso che siamo al quarto giorno, inizio un po' ad abituarMI al cambiamento! Voi siete già stati fortunati che il primo giorno siete rimasti insieme cmq... Nella nostra scuola materna invece l'inserimento consiste nel lasciarlo subito 2 ore da solo.... altro che inserimento al nido!!! Domani noi iniziamo con la pappa... In bocca al lupo!
In bocca al lupo! Che tappa grande anche per voi! (e speriamo che sia meno difficile che per noi!)
Mi sa che il primo giorno è così un po' per tutti, il mio l'ha passato sotto il tavolo...è vero, c'è un abisso tra il nido e la materna, sono meno coccolati e ci sono più regole, ma i bimbi s'abituano in fretta! Anche Leo fa sempre tappa sul tappeto delle macchinine e dinosauri, peccato possa ospitare solo 4 bambini alla volta e lui non l'ha ancora capito, quindi ogni tanto le maestre derogano la sua presenza in più, anche perchè non si schioda comunque, quindi vedano loro...però prima o poi dovrà imparare! Lui sono una quindicina di giorni che va e adesso è tranquillissimo, gioca, mangia, dorme e mi dicono che è anche un gran chiacchierone! Non ti preoccupare per i grandi, di solito sono molto protettivi con i più piccoli, specie le bimbe! In bocca al lupo per domani!!!!
@zia Fede mi sa che hai ragione, ci sono dei cambiamenti che ci sembrano montagne che però loro scalano senza troppi problemi.
@MammaPig, questo salto, queste differenze mi hanno spiazzata davvero tanto, spero che invece per Tia siano un incentivo a diventare grande come vuole lui.
@MammaF ti penso davvero tanto in questo periodo così difficile per tutti voi e, dopo il tuo post di oggi, sono ancora più convinta che Simo abbia accanto a sè una mamma davvero speciale che lo aiuterà ad affrontare ogni difficoltà.
@MammaBradipo anche Tia dovrà imparare qualche piccola regoletta e spero che le sue maestre ed i suoi nuovi amici imparino presto a conoscerlo e a volergli bene
Eppure qualcosa mi dice che il tuo piccolo saprà stupirti, in questa avventura! In bocca al lupo!
@Piccolalory, me lo auguro davvero! Grazie!
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