27 maggio 2012

Promozioni


Un'attesa lunga giorni che ti sembravano infiniti... e ogni mattina appena aprivi gli occhi: mamma è oggi la festa?

Scegliere cosa mettersi perché: mamma, mi devo vestire alla moda.

L'attesa fuori da scuola, con i tuoi amici e questi cancelli che non si aprivano mai
 
 

La tua classe colorata come sempre, con tutte le vostre creazioni in bella mostra
 
 

Le ultime tenere raccomandazioni


 In classe non manca proprio nessuno


Ed ecco la tua promozione! Finalmente sei diventato una volpe, uno dei grandi della classe... e ci voleva proprio un bell'inchino!


Diventi ogni giorno più grande, sotto ogni aspetto!
Bravo omettissimo mio!

20 maggio 2012

Previsioni

Durante una delle nostre cenette fuori:

H.J. - Allora Tia, la prossima settimana diventi una volpe e M. e G. diventano remigini, dopo le vacanze andranno alle elementari!

Tia - Sì... che futuro difficile che mi aspetta...


Stiamo decidendo di mandare un suo provino a Zelig...

immagine liberamente tratta dal web

14 maggio 2012

Oslo, appunti pratici

Ecco qualche appunto pratico sul nostro viaggetto ad Oslo.

Come raggiungere la città

Avendo approfittato di un volo Ryanair, siamo atterrati all'aeroporto di Rygge, a 66 km da Oslo.
Dopo un'oretta di viaggio, il Rygge-ekspressen, ci ha portato direttamente alla stazione centrale della città.
Il pullman parte dall'aeroporto tenendo conto degli orari di arrivo dei voli.
Il costo andata/ritorno è di  270 NOK per gli adulti e 160NOK il ridotto

Il biglietto è acquistabile direttamente sul pullman anche tramite carta di credito (non accettano euro)

Hotel 

Abbiamo alloggiato al Park Inn, prenotato tramite Booking.com
In posizione molto centrale, servitissimo dai mezzi
La colazione a buffet è molto abbondante e soprattutto salata

Mezzi pubblici

Oslo è servita da autobus, tram, metro, traghetti e treni.
I mezzi passano frequentemente anche in orari serali, puntualmente e la maggior delle pensiline è fornita di dispaly che indicano entro quanto arriverà il mezzo
Se siete muniti di passeggino non c'è problema, su tram e autobus ci sono bei posti riservati e se sono occupati da qualcuno, vi verrà subito lasciato libero il posto una volta che salirete. L'unica cosa negativa è che per salire e scendere dai tram bisogna salire i soliti scomodi scalini .
I vagoni della metro ed i traghetti sono molto ampi quindi no problem.

Oslo Pass
La prima cosa che abbiamo fatto una volta arrivati in centro è stato entrare nell'ufficio del turismo, che si trova proprio nella piazza della stazione, ed acquistare le nostre Oslo Pass, grazie alle quali abbiamo viaggiato su tutti i mezzi pubblici ed abbiamo visitato tutti i musei gratuitamente.
Abbiamo scelto le Oslo Pass della durata di 72 ore a 495 NOK per noi grandi e 190 NOK per Tia e danno diritto a mezzi pubblici gratuiti, entrata gratuita ai musei e sconti su alcuni ristoranti ed attrazioni.

Musei e non solo...

Noi abbiamo visitato Kon-Tiki Museet, Norsk Folkemuseum, il Vikingskipshuset, il Frammuseet. Questi musei sono sulla penisola Bygdøy, quindi raggiungibili tutti col bus 30 o col traghetto 91. Vale la pena farsi un giretto a piedi per questa zona della città per rifarsi un po' gli occhi guardando le case che lì sono davvero stupende.

Al Vigelandsparken l'ingresso è gratuito, all'interno si trova anche un grande spazio giochi per bambini, è aperto 24h
E' raggiungibile con il tram 12, il bus 20 e la metro (fermata Majorstuen)
Noi lo abbiamo attraversato e all'uscita abbiamo incontrato un cimitero che, non credevo l'avrei mai detto, ma trasmette davvero un senso di serenità e pace, curatissimo, verdissimo. Addirittura le case che lo costeggiano hanno le vetrate che danno proprio su quel lato...

Il Den Norske Opera & Ballet, divertente da visitare all'esterno, potendo girare tranquillamente sul tetto, si può visitare anche all'interno, volendo con visite guidate.
Si trova proprio vicino alla stazione centrale.

Al Naturhistorisk Museum UIO per questione di orari abbiamo visitato solo il giardino botanico, ma sono presenti anche il Museo Geologico e quello zoologico. Il tutto è gestito dall'università. Il giardino botanico ha ingresso gratuito.
E' raggiungibile tramite Metro: fermata Tøyen, bus no. 20, 31 e 60

Purtroppo non siamo riusciti a visitare il Norsk Teknisk Museum, perché era chiuso, comunque anche in questo caso l'entrata, con la Oslo Pass, sarebbe stata gratuita.
E' raggiungibile tramite Metro, bus, treno, fermata Kjelsas.

L'Holmenkollen, è il trampolino olimpico che si trova sull'omonima collina a nord di Oslo. Qui si trova il simulatore di sci, con cui si può provare l'emozione di una discesa dal vertiginoso trampolino.
Molto bella il tragitto in metro (fermata Holmenkollen) che passa praticamente attraverso i boschi.
Con la Oslo Pass l'ingresso è scontato del 20%.
Sulla collina si trova anche il museo dello sci.

Castello di Akershus,noi lo abbiamo visitato solo dall'esterno, comunque si trova vicino al molo.

Le isole del fiordo invece sono raggiungibili con i traghetti di linea.


Varie

A Oslo sono presenti moltissimi altri musei che noi, per mancanza di tampo, non siamo riusciti a visitare, come ad esempio il museo di Munch, il Museo di Arte Moderna, Museo di Storia, la Fortezza di Oscarsborg, il museo dei trasporti pubblici, quello delle telecomunicazioni, quello delle bottiglie mignon e molti altri... Insomma, ce n'è per tutti!

Con la carta di credito è possibile pagare qualsiasi cosa, anche l'acqua dei distributori automatici.

Ad Oslo tutti, ma proprio tutti parlano inglese.

Il centro pullula di centri commerciali.

1 euro equivaleva a circa 7 corone.

La Norvegia ha aderito al trattato di Schengen, quindi è sufficiente la carta d'identità valida per l'estero.

13 maggio 2012

W la mamma


Una piantina scelta pensando a me, una poesia recitata con quel tuo sorriso timido, saltellando da un piedino all'altro e pensieri sparsi scritti proprio da te.

Grazie picciottino mio.

9 maggio 2012

Oslo e la pioggia


"Non c'è brutto tempo, solo vestiti fatti male", questo detto ha calzato a pennello per la pioggia che ci ha salutato al nostro risveglio il terzo giorno a Oslo.

Cielo grigio, pioggerella, ma noi non ci lasciamo certo intimorire ed abbiamo i vistiti giusti, quindi via!

Dopo un giretto lungo il fiume, la seconda tappa è il Museo Nazionale di tecnica e scienza che però, purtroppo, è chiuso e come altri bimbi e genitori rimaniamo qualche minuto davanti all'entrata un po' delusi...

Ma c'è ancora tanto da vedere!

Decidiamo di prendere la metro per andare verso i monti! E' la prima volta che ci capita di prendere una metropolitana in salita! E' incredibile come, spostandosi di poco dal centro, ci si ritrovi in mezzo ai boschi, con sentierini che portano a meravigliose casette in legno. Il nostro obiettivo è l'impressionante trampolino olimpico... e a vederlo da vicino ci rendiamo conto che... impressionante è dire poco! 

Decidiamo però di provare a fare un salto da questa altezza vertiginosa... col simulatore però! Urla e risate per tutti!

Intanto la pioggia se ne va...

Torniamo verso il centro, andiamo a visitare il Castello di Akershus, che si affaccia sul mare e siamo anche tanto fortunati da assistere al cambio della guardia!


Non abbiamo ancora visitato le isole che punteggiano il fiorod, ne scegliamo una a caso, quella che ci ispira di più e ci ritroviamo letteralmente in un altro mondo.

Dal traghetto scendono isolani che tornano dal centro, magari dopo aver fatto la spesa.

Ci accoglie un territorio selvatico: stradine sterrate, non c'è l'ombra di una macchina,

 

i bimbi giocano a calcio dividendo il campo con un gruppo di tranquille anatre (tranquille fino all'arrivo di Tia, naturalmente!)


Casette nascoste tra gli alberi


abitanti che si prendono cura delle piante o organizzano grigliate all'aperto, un negozietto che vende di tutto un po'

 

Abbiamo girato tutta l'isola, con calma, giocando con rami e rametti trovati sui sentieri, abbiamo atteso il traghetto del ritorno sul molo lanciando pane a cigni e gabbiani.

E' ora di salutare Oslo, la Norvegia e quella miriade di ragazzi con la salopette rossa che abbiamo incontrato ogni giorno, a qualsiasi ora, ovunque, in gruppo o da soli, attivi o a riposo, silenziosi o chiassosi, ubriachi o sobri... Insomma, sono onnipresenti e qui abbiamo capito perché:

"Chiunque girasse per le strade della norvegia in questo periodo incontrerebbe ovunque giovani con delle strane braghe rosse (okay qualcuno le ha blu e forse tre in tutta la norvegia le hanno nere) che girano in gruppi o che si infilano su strani autobus dai vetri oscurati marcati in maniera strana, come ad esempio il misterioso “Plan 2″.
Ebbene, questi giovani fanno parte del Russ. Il Russ è una dimostrazione di maturità (vabbè…) che i giovani norvegesi fanno immediatamente prima dell’esame di maturità delle superiori. Il colore delle braghe che portano ha una relazione con il corso universitario che hanno scelto. Originariamente mi dicevano colleghi norvegesi che il Russ è nato come affermazione di maturità da parte dei giovani, stava a significare la presa di coscienza politica della gioventù, qualcosa per dire “Sono maturo ora, posso scegliere una università, posso iscrivermi a un partito politico.”
Ovviamente una dimostrazione di maturità alla norvegese non può fare altro che trasformarsi in una colossale sbevazzata continua. I ragazzi del Russ li trovi ovunque, girano su questi autobus o per le strade per giorni interi, ubriacandosi e riposandosi sui sopracitati mezzi. E’ una festa che dura settimane ..."

  

A breve un post "pratico".

7 maggio 2012

Sulle tracce dei vichinghi

La prima tappa del nostro secondo soleggiato giorno a Oslo è stato il Museo Folkloristico.

Un museo all'aperto, con 155 case caratteristiche delle varie regioni norvegesi.

Case di legno sospese dal terreno da grosse pietre


con tetti ricoperti di erba

 

Purtroppo, al contrario dell'Ecomuseo che avevamo visitato in Alsazia, solo poche di queste erano visitabili all'interno e la grande chiesa era in via di ristrutturazione.

Ma con quel poco che abbiamo visto ci siamo immersi con l'immaginazione nella vita vichinga


 Da non perdere l'antico albergo con le pareti di legno tutte decorate, un vero lusso!

Tra la vecchia banca e l'antica farmacia c'era anche un caratteristico negozietto in cui una ragazza in costume d'epoca vendeva caramelle artigianali e Tia si è guadagnato un super mega lecca-lecca alla fragola.

Ripreso il pullman abbiamo raggiunto il mitico museo delle navi vichinghe!

Qui abbiamo finalmente visto le tre navi vichinghe meglio conservate al mondo. Queste navi vennero usate per seppellire tre re vichinghi, insieme ai loro averi, perché venissero trasportati nel regno dei morti.


 Insieme alle navi è possibile vedere carretti, slitte riccamente decorati e borchiati, alcuni dei tesori posseduti da questo grande popolo di viaggiatori e guerrieri.

E che dire del commesso italiano del piccolo shop che ci ha riempito di consigli sul suovenir da comprare?

Un panino veloce al baracchino appena fuori e via verso il Museo della Nave Polare Fram.

La nave Fram fu utilizzata per tre grandi spedizioni al Polo Nord ed al Polo Sud.

 

All'interno del museo si trova la nave in tutta la sua grandezza, visitabile in ogni sua parte, sopra, sotto, dentro, fuori. E' così possibile vedere le cabine degli esploratori, il ponte, mettersi al posto di comando.

E' stata davvero dura convincere il nostro piccolo a mozzo a scendere!

 

Questa splendida giornata sembrava davvero l'ideale per fare un giretto al Vigelandsparken.

Una vera e propria mostra all'aperto del grande scultore norvegese Gustav Vigeland, con oltre 200 sculture.

Donne


uomini

 

bambini

  

Da soli o insieme, persone di ogni età, ognuna di loro descrive un sentimento, un'emozione. Sono rimasta sorpresa dalle emozioni che alcune di queste statue sono riuscite a trasmettermi...

Alla fine del viale principale, dopo il ponte, spicca il gigantesco monolite

 

Con le sue figure umane che si intrecciano fino a raggiungere il cielo.

E poi... che meraviglia vedere il bianco del tetto della Opera House fare contrasto con l'azzurro cielo!

L'unica opera al mondo che si può visitare passeggiando sul tetto

 

... che però abbiamo trovato molto comodo anche per riposare e prendere il sole!


 Ma le giornate qui sono lunghe e noi desideriamo sfruttarle al massimo, quindi prima di cena, abbiamo fatto un giretto rilassante al Giardino Botanico.

E' stato tutto un inseguirsi alla ricerca di sentierini rocciosi nascosti tra fiori


e piante


attraversando il piccolo ruscello.

Anche questa giornata alla scoperta della città volge al termine, la fame ci richiama verso il centro.

Non vediamo l'ora che sia domani per ripartire con le nostre esplorazioni.

To be continued...


3 maggio 2012

Ciao Oslo!

Solo poche ore in volo tra il cielo azzurro, salutati dalle Alpi


ancora un tratto in pullman tra boschi e fattorie ed eccoci arrivati ad Oslo


che ci sorprende col suo centro moderno, in continuo movimento

  

giusto il tempo di mettere giù le valigie e correre fuori ad iniziare la nostra esplorazione.

Avevamo molti progetti per la prima mezza giornata che ci aspettava, ma non avevamo fatto i conti con una maratona che ha completamente bloccato la città...

Dopo una bella scarpinata, abbiamo raggiunto il molo.

In attesa del traghetto abbiamo fatto due chiacchiere con una nonna norvegese appena tornata da un periodo di avacanza a Roma, mentre Tia saltava e giocava a rincorrersi col suo nipotino..

Il traghetto ci ha portati a Bygdøy, la penisola dei musei.

L'unico museo che siamo riusciti a visitare, vista l'ora, è stato il Kon-Tiki.

"Il 28 aprile 1947 Kon-Tiki, letteralmente il “Figlio del Sole”, un’imbarcazione di legno di balsa di ispirazione incaica, costruita sul posto dall’equipaggio, salpava tra lo scetticismo di molti da Callao (Perù), lasciandosi trasportare dalla corrente di Humboldt. Dopo 101 giorni di viaggio  approdava sull’atollo di Raroia. Così Thor Heyerdahl provò che la colonizzazione della Polinesia poteva essere avvenuta, in epoca Precolombiana, ad opera di popolazioni Inca del Sud America e non per via delle migrazioni provenienti dal Sud-Est Asiatico."

Sembra incredibile che la zattera che vediamo ancora intatta all'interno del museo abbia fatto tanta strada e che un uomo abbia sfidato la forza della natura con tanto coraggio.

 

Tia ed il suo nuovo amico norvegese hanno continuato a correre e rincorrersi anche qui, naturalmente, tra statue, computer da consultare e reperti provenienti da paesi lontani!

Passeggiando per la penisola ci siamo immersi in un ambiente completamente diverso dal centro città, percorrendo stradine su cui si affacciano case di legno bianche con grandi vetrate


 con mazzi di fiori sull'uscio, che quasi ti invitano ad entrare


  

Il sole è ancora alto nel cielo ma l'ora di cena si avvicina. Lasciamo Bygdøy per tonare verso il centro e andiamo all'Aker Brygge.

Facciamo una lunga passeggiata sul lungo mare e ci divertiamo ad imitare le statue che incontriamo sulla nostra strada


se ne trovano in ogni angolo della città

  

I locali ed i ristoranti sono pieni, la città brulica ancora di vita.

Le sedie dei tavolini esterni sono ricoperte di plaid, per poter stare al caldo anche fuori


 ed ogni angolo è ricoperto da narcisi gialli

 

Purtroppo però l'Aker Brygge non è proprio l'ideale per le nostre tasche... quindi optiamo per un fast-food lungo la strada verso l'albergo, anche perché cominciano a farsi sentire l'alzataccia e i km macinati durante il giorno, prossimo obiettivo: una sana dormita.

To be continued...
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