Ieri sera c'è stata la festa di fine anno dell'asilo.
E' stata fatta in un parco comunale.
Le nostre educatrici hanno organizzato tutto alla perfezione, come sempre.
Da mangiare c'erano pietanze ispirate alle varie parti del mondo "visitate" dai nostri bimbi durante l'anno.
C'era la casetta di Pik Badaluk
L'accampamento di Piccola Nuvola
L'igloo di Lule
La fattoria di Luigi
E' stato creato un totem con delle foto buffe dei grandi che a settembre passeranno alla scuola materna.
Sono stati organizzati giochi per bimbi e famiglie ed un concorso per la miglior torta fatta da alcune mammine...
Ecco la vincitrice:
Uno spettacolo.
Poi c'è stata la consegna dei diplomini, con tanto di fascia di Mister Giramondo, scatola dei ricordi piena di foto scattate al nido e mongolfiera fatta dalle educatrici.
Un momento tanto aspettato e temuto da me.
Un'altra tappa raggiunta dal mio ometto, insieme a mamma e papà.
Un altro momento per me, per rendermi conto di quanto Tia stia crescendo velocemente, di quanti traguardi stia conquistando.
Ovviamente lui, durante la premiazione, ha pianto disperato (maròòò che carattere!) e per me è stato anche troppo emozionante salutare e ringraziare infinitamente la nostra Federica per tutto quello che ha fatto e sopportato stando dietro a tutte le lune del mio malmostosetto.
Si chiude un capitolo per aprirsene un altro dal titolo "Scuola Materna".
Un inizio che mi spaventa.
La vedo un po' come la fossa dei leoni.
Tia, coi suoi pro ed i suoi contro, non sarà più coccolato come ora, sarà lasciato un po' più a se stesso, dovrà vedersela con bimbi molto più grandi di lui.
Ci metterà una vita a prendere confidenza con educatrici e coetanei che non conosce e loro ci metteranno due vite ad imparare a conoscerlo, il mio bambino "impegnativo".
Ma è tutto questo che mi spaventa, oppure è il fatto che i cambiamenti del mio piccolino avvengono tanto rapidamente da correre il rischio di perdermene qualcuno per strada, o di darlo per scontato?
Intanto aguzzo sempre di più i miei sensi per captare ogni segnale e registrarlo bene nella mia mente ma ancora di più nel mio cuore.
Mamma, ora respira profondamente... ohmmmmmm.... ohmmmmm
4 commenti:
Bene, vedo che abbiamo lo stesso stato d'animo...anche il mio tra 2 mesi inizierà la materna, che conosco bene perchè: 1) c'ho lavorato 2) la frequenta la sorella
Sono cosciente del fatto che questa sarà una tappa importante per lui e per tutti noi, che varrà coccolato meno della metà di ora (per motivi organizzativi ovviamente, non per colpa delle insegnanti!), che dovrà imparare a cavarsela da solo.
Ecco, è questo che mi spaventa! non perchè lui non sia pronto, ma perchè IO non sono pronta!
Con la sorella non avevo questi problemi perchè mentre lei cresceva avevo il mio piccolino che aveva ancora bisogno di me...quanto è dura vederli crescere ed andare per la loro strada! (e se parlo così all'asilo non oso immaginare quando andranno via di casa, aaagghhh!)
:(
Effettivamente, altre mamme che ci sono già passate, mi hanno detto che il passaggio dal nido alla materna è più traumtico per noi mamme che per loro, che sono dotati di un grandissimo spirito di adattamento... noi non saremo mai abbastanza pronte a questi cambiamenti... Però possiamo farci coraggio a vicenda ;)
La festa mi sembra riuscita benissimo!! Queste maestre si sono date proprio un bel da fare!!!!
Per quanto riguarda i tuoi dubbi.... io sto pensando di mandarlo al nido (sarebbe l'ultimo anno...) e mi sento già male, sono già piena di sensi di colpa... e.... già non ci dormo la notte!!! E al nido sarà ancora coccolato... ma come si fa???? Io non sono proprio capace di stare tranquilla!!!
Un grosso abbraccio!!!
Roby
Cara Roby. Ti dirò, quando è stato il momento di mandarlo al nido, due anni fa, io ero serena e strasicura di fare la cosa giusta per lui. Non vedevo l'ora. Il passaggio che ci aspetta a settembre invece lo sto proprio vivendo male... Sai, lui ha un carattere un po' particolare e qui al nido ormai lo conoscono e gli vogliono bene, l'hanno visto un po' crescere... ma alla materna come saranno? Mannaggia! L'importante è non trasmettergli le mie paure e le mie insicurezze, altrimenti è un guaio!
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