9 aprile 2010

Oggi ho imparato... che la mia seconda casa è sempre bella

Per Pasqua siamo stati tre giorni in un posto che adoro certamente per la bellezza dei posti, ma soprattutto per tutto quello che questo luogo mi trasmette.

Siamo andati in Trentino, più precisamente in Val di Fiemme e ancora più precisamente a Tesero, ridentissimo paese montano che io considero la mia seconda casa..

Ho passato lì tutte le mie vacanze con mamma e papà fin dagli anni '70. Lì ogni anno incontro persone che non sono amici, sono la nostra seconda famiglia. Persone splendide a cui siamo legati da un affetto profondo.

Mattia ha passato proprio a Tesero la sua prima vacanza, alla veneranda età di 2 settimane e cerco di portarlo lì tutti gli anni, anche solo x un fugace weekend.

Siamo partiti venerdì nel pomeriggio, cioè una volta terminato il buffetpiùlungodelmondo del commovente addio di Homer J. ai suoi vecchi colleghi.

Siamo arrivati sui monti giusto giusto all'ora di cena. Durante il viaggio Tia ha rischiato di essere abbandonato in Autogrill solo una volta (da record!), durante una crisi isterica alla Spartacus (la rivolta degli schiavi): ad un certo punto ha deciso che le cinture del seggiolino lenivano la sua voglia di libertà. Sopravvissuti tutti, ma proprio tutti, alla crisi, siamo giunti a destinazione e con gli avanzi del pantagruelico rinfresco abbiamo sfamato non solo la nostra famigliola, ma anche nonni e zia che ci attendevano trepidanti, non tanto perché non vedessero l'ora di vederci, quanto per la fame. Noi avevamo chiuso un po' il buchino dello stomaco con una provvidenziale e dietetica merenda da McDonald's.

Dopo un meritato riposo, la mattina dopo Tia se n'è andato con la sua adorata zietta (amore corrisposto all'esagerazione) a prendere brioches fresche per tutti (direi quindi che anche la prima colazione è andata alla grande).

Dopo questa lauta colazioncina, siamo stati invitati a pranzo dai notri carissimi amici che ci hanno accolti con vassoiate di canederli (oltre alla ricetta che vi ho indicato, provateli al formaggio con burro fuso... direte basta solo quando vi sentirete costretti a slacciarvi i jeans). La successiva pennica è stata una pura necessità.

Una volta svegli non ci è rimasto altro che pensare alla merenda... ehmmm... fortaie dette anche strauben? Che ne dite? Si va?? Eh va bene dai andiamo, d'altronde la merenda si dovrà pur fare...






Ovviamente Tia ha apprezzato ogni sfumatura della cucina tipica e poi si è dedicato ad una bella passeggiata sulla neve.



E' giunta l'ora di un sano giro in paese per lo smaltimento, quindi ci apprestiamo a fare un giretto per il piccolo centro di Tesero con l'immancabile sosta ginnica al primo parchetto che incontriamo.










Il giorno dopo era Pasqua e la mattina è stata dedicata alla caccia alle uova per tutta la casa. Ogni volta che Tia ne trovava uno sembrava aver trovato un tesoro preziosissimo e si è divertito davvero tanto.

Dopo lo scarto delle uova alla scoperta dei regalini e gli assaggi dei vari tipi di cioccolato, ci siamo dedicati alla pittura e abbiamo colorato un po' di disegnini Pasquali che abbiamo poi ritagliato e appeso in giro per casa.

A questo punto cominciava a brontolare un po' lo stomaco (maròòòò ancoraaa???? ebbene sì!) e siamo andati tutti (eravamo in 19!) a mangiare all'Agritur Maso Zanon, molto accogliente che propone piatti fatti in casa con ingredienti di produzione propria, dagli affettati alla carne.







I grandi si sono profusi in chiacchiere, visto che non ci si vedeva da mesi ed i più piccoli si sono divertiti con i giochi a disposizione all'aperto e con gli animali (mucche, cavalli, asini, oche, galline) pronti ad intrattenere visitatori di ogni età.

La mattina dopo abbiamo fatto 4 passi per Cavalese alla ricerca di un regalino per un'amica che compiva gli anni proprio quel giorno.

Dopo pranzo però è arrivato il momento di salutare i nostri monti e tornare nel nostro grigiore. Uff.

Tesero aspettaci! Torneremo prestooo!!!

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